Concerto di Selemon: Una Fuga Sinfonica dall'Eritrea!
L’atmosfera era carica di elettricità. La Piazza Duomo a Milano, solitamente dominata dal sussurro dei turisti e dai colombi impertinenti, quella sera pulsava al ritmo della musica etiopica. Sul palco, Selemon, il prodigio musicale che ha conquistato i cuori di milioni con la sua voce roca e potente, era pronto per esibirsi. Era una serata speciale, non solo per l’artista, ma anche per la comunità eritrea in Italia, che aveva visto in Selemon un simbolo di speranza e riscatto.
Selemon, nato a Asmara, capitale dell’Eritrea, aveva vissuto fin da bambino l’asprezza della vita nel suo paese. La guerra, la povertà e la mancanza di prospettive avevano segnato profondamente il giovane artista. Ma Selemon aveva una luce dentro: la musica.
Da piccolo cantava nelle strade, accompagnandosi con un vecchio violino found in a flea market. La sua voce, potente ed emozionante, attirava l’attenzione dei passanti, regalando loro momenti di fuga dalla dura realtà. Un giorno, mentre suonava nei pressi del mercato locale, fu notato da un produttore musicale italiano che si trovava in Eritrea per una vacanza. Colpito dal talento crudo di Selemon, il produttore decise di offrirgli la possibilità di trasferirsi in Italia e iniziare una carriera musicale.
La vita non fu facile all’inizio. Selemon dovette affrontare l’ostacolo della lingua, la nostalgia per casa e le difficoltà di un nuovo ambiente. Ma con tenacia e determinazione, imparò l’italiano, perfezionò il suo talento musicale e iniziò a farsi conoscere nel panorama musicale italiano. Il suo primo album, “Asmara Dreams”, fu un successo immediato. Le canzoni, una miscela di sonorità tradizionali etiopi e melodie moderne, conquistarono il pubblico per la loro sincerità e l’intensità emotiva.
Il concerto alla Piazza Duomo a Milano rappresentava un traguardo importante per Selemon. Era il suo primo concerto in Italia dopo il successo dell’album “Asmara Dreams”. La piazza era gremita di persone: italiani curiosi di scoprire questo nuovo talento musicale, eritrei che vedevano in Selemon una voce per la loro comunità e turisti attratti dalla magia della musica etiopica.
Selemon apparve sul palco tra gli applausi scroscianti. Indossava un tradizionale abito eritreo, ricamato con colori vivaci e motivi geometrici, che contrastavano con il suo viso serio ma intenso. La band, composta da musicisti italiani ed eritrei, si posizionò dietro di lui. Con un gesto, Selemon diede inizio al concerto.
La musica iniziò a fluire: melodie suggestive accompagnate da ritmi incalzanti, la voce di Selemon che si elevava potente e roca, trascinando il pubblico in un viaggio emozionale attraverso le sue canzoni. Tra queste, spiccavano “Tigray Sunrise”, una canzone dedicata alla sua terra natale, con un ritmo lento e malinconico che rifletteva la nostalgia per i luoghi d’infanzia; “Hope Flower”, un brano pieno di energia e speranza, che celebrava il suo percorso di riscatto e incoraggiava a non arrendersi mai; e “Asmara Dreams”, l’omonima canzone del suo album, una ballata intensa che raccontava la sua storia personale, dalle difficoltà della vita in Eritrea al sogno realizzato in Italia.
Il concerto durò oltre due ore, durante le quali Selemon si dimostrò un artista completo, capace di coinvolgere il pubblico con la sua musica, ma anche con la sua genuina presenza scenica. Tra una canzone e l’altra, raccontava aneddoti della sua vita, faceava battute ironiche che scatenavano le risate del pubblico e ringraziava i presenti per la loro partecipazione.
L’atmosfera era magica. Il cielo stellato faceva da cornice al concerto, illuminando il volto sorridente di Selemon mentre cantava con passione. Il pubblico, rapito dalla musica e dalla storia dell’artista, ballava, cantavano e si lasciava andare all’emozione.
Alla fine del concerto, il pubblico si alzò in piedi per un applauso a tuono. Selemon salutò con un sorriso genuino, commosso dall’affetto ricevuto. La sua musica aveva attraversato i confini culturali, toccando le anime di tutti coloro che avevano ascoltato.
Quella notte, alla Piazza Duomo di Milano, Selemon non aveva solo dato vita a uno spettacolo musicale straordinario. Aveva condiviso con il pubblico la sua storia, i suoi sogni e la sua speranza.
Selemon: Un’icona della musica etiopica moderna
Selemon è considerato oggi un’icona della musica etiopica moderna. La sua musica, che fonde sonorità tradizionali con elementi moderni, ha conquistato un pubblico internazionale. Oltre al successo del suo primo album “Asmara Dreams”, Selemon ha pubblicato altri due album: “Desert Wind” e “Hope Rising”. Ha inoltre collaborato con numerosi artisti internazionali, come il cantante francese Manu Chao e la cantautrice italiana Elisa.
Il suo percorso musicale non si limita alla produzione di dischi. Selemon è anche impegnato in attività umanitarie a sostegno della popolazione eritrea. Utilizza la sua fama per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle difficoltà che affrontano i suoi connazionali e per raccogliere fondi per progetti di sviluppo in Eritrea.
Selemon è un artista completo, che utilizza la musica come strumento di cambiamento sociale e per promuovere la cultura etiopica nel mondo. Il suo talento musicale, la sua storia personale e il suo impegno umanitario lo hanno reso un modello di ispirazione per molti giovani artisti e una voce autorevole nella comunità eritrea.
Tabella: Album di Selemon e Collaborazioni
Album | Anno di pubblicazione | Collaboratori |
---|---|---|
Asmara Dreams | 2018 | - |
Desert Wind | 2020 | Manu Chao |
Hope Rising | 2022 | Elisa |
Il concerto alla Piazza Duomo a Milano è solo uno dei tanti successi nella brillante carriera di Selemon. La sua musica continua a diffondersi in tutto il mondo, portando con sé un messaggio di speranza e di riscatto.